Il ministro italiano degli Affari esteri, Antonio Tajani, ha detto di aver consegnato al ministro degli esteri uscente Stéphane Séjourné un documento che riguarderebbe i trafori del Fréjus e del Monte Bianco.

Nelle notizie riportate, si parla più precisamente di “sezione Fréjus del Monte Bianco, cioè di due tunnel”. Si suppone quindi che esso riguardi l’insieme del trasporto ai due valichi. Inoltre, trattandosi di un “documento” e probabilmente non di una semplice lettera, è possibile che sia evocata nel testo anche la questione dell’interruzione del traforo ferroviario sempre al Fréjus, dopo la frana in Maurienne del 27 agosto 2023. In questo caso però si tratterebbe di tre tunnel.

Il dialogo con i giornalisti è avvenuto a margine dell’incontro di Parigi del 19 settembre dei rappresentanti del Quint NATO, un gruppo informale che riunisce Francia, Regno Unito, Italia e Germania e Stati Uniti e a cui ha partecipato Antony Blincken e per la Francia appunto Stéphane Séjourné.

Doppia canna a due trafori

Il ministro italiano Tajani ha detto che il documento riguarderebbe “anche” la questione della seconda canna da costruire al traforo del Monte Bianco. Il ministro si propone di “convincere i francesi e gli svizzeri” anche per “avere maggior sicurezza ed evitare la chiusura periodica del Monte Bianco”. La città di Ginevra ha una quota nel capitale della società di gestione italiana.

Il ministro Tajani attende di poterne parlare al più presto con il nuovo ministro francese degli esteri, ad avvenuta composizione del governo di Michel Barnier, che – va ricordato – è savoiardo e conosce bene le questioni di trasporto italo-francese. il presidente Emmanuel Macron ha indicato Stéphane Séjourné come commissario alla Commissione europea.

Nel nuovo governo che dovrebbe essere annunciato domenica potrebbe essere nominato anche Antoine Armand, deputato dell’Alta Savoia (Renaissance e dunque area di Macron), secondo alcune ricostruzioni di Le Monde.

Da parte francese si era più volte ripetuto che non vi era volontà di aprire un dialogo sul raddoppio del Monte Bianco – che incontra ostilità anche in ambito locale. Sarà quindi necessario osservare se vi saranno cambiamenti.

La situazione critica al Fréjus, al Monte Bianco e al Tenda

Mentre si parla infatti di seconda canna al traforo del Monte Bianco, è invece scomparsa dai radar la questione dell’apertura della seconda canna del Fréjus, che dovrebbe essere pronta ormai da giugno. In quel mese doveva infatti entrare in esercizio, dopo aver completato anche i trasferimenti dei comandi tecnologici e di controllo per il suo avvio. Nella seconda canna è invece al momento passato soltanto un folto gruppo di ciclisti nel corso di un evento dedicato, l’11 luglio scorso e di cui abbiamo dato notizia.

Per quanto riguarda il tunnel di Tenda, secondo i sindaci della zona, è caduto il silenzio sui tempi e sullo stato di avanzamento. Anche a una sommaria occhiata al sito che dovrebbe assicurare le informazioni sull’avanzamento dell’opera, i dati non paiono aggiornati né appaiono le date relative alle informazioni fornite.

Il traforo del Monte Bianco sarà dal suo canto chiuso fino al 16 dicembre prossimo. Dal 2 settembre scorso, infatti, non è più accessibile per lavori di ristrutturazione e ammodernamento che dovrebbero svolgersi in modo ricorrente, per periodi analoghi e in autunno, per i prossimi anni.

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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