Il progetto “eRoadMontBlanc” di sperimentazione della ricarica elettrica per i tir in movimento, prosegue e si avvicina alla sua prima fase applicativa. Questa coincide con la costruzione di un binario pilota per mezzi pesanti di 420 metri di lunghezza nel polo “Transpolis” (Ain), finalizzata a convalidare l’efficacia e la sicurezza di tali tecnologie.

Una seconda fase, tra il 2026 e il 2027, prevede la realizzazione su scala reale di un binario di ricarica elettrica sulla strada statale in prossimità del Monte Bianco, la RN205.

Il progetto “eRoadMontBlanc” in breve

Il progetto “eRoadMontBlanc” è gestito dalla società ATMB in collaborazione con l’Università Gustave Eiffel, il gruppo industriale ferroviario Alstom, il fornitore energetico Pronergy e l’azienda di trasporto innovativo Greenmot. Esso è inoltre dotato di una copertura pari a oltre 20 milioni di euro in quanto vincitore del bando “Mobilités routières automatisées, infrastructures de services connectées et bas carbone” (“Spostamenti stradali automatizzati, infrastrutture di servizio connesse e basse emissioni”) del piano France Relance 2030.

Per quattro anni, in seno all’iniziativa vengono sperimentate alimentazione a terra e ricarica elettrica in movimento dei tir tramite una pista inserita nella carreggiata. Basate sul sistema APS (Alimentation Par le Sol) sviluppato da Alstom per le linee tranviarie, tali tecnologie prevedono che la corrente sia raccolta al di sotto del veicolo da una apposita installazione di guide a contatto con la strada.

Lo step pilota

Nel suo primo step pilota il progetto “eRoadMontBlanc” ha visto installati 420 metri di piste per la ricarica, tra cui una curva a gomito e un rettilineo, resi operativi già a settembre scorso. Per gli oltre cento test del primo trimestre 2025, verranno utilizzati differenti veicoli, tra cui alcuni mezzi pesanti forniti da Greenmot e due veicoli commerciali elettrici forniti da Pronergy.

La piattaforma della sperimentazione si sviluppa su 80 ettari di ampiezza di proprietà del polo Transpolis e dell’Università Gustave Eiffel, in pianura, nel dipartimento dell’Ain, a cinquanta chilometri a nord-est di Lione. Sarà funzionale a verificare elementi quali la compatibilità del sistema con le condizioni invernali e stradali, l’interoperabilità tra diversi tipi di mezzi, l’efficienza del trasferimento energetico per movimento e ricarica.

I prossimi step

Parallelamente alle sperimentazioni, il progetto “eRoadMontBlanc” prevederà lo sviluppo di un simulatore digitale da parte dell’Università Gustave Eiffel per ottimizzare il numero di infrastrutture da implementare. Successivamente tra il 2026 e il 2027 sarà effettuato un test su scala reale su di un chilometro della Route Blanche (RN205), in Alta Savoia nella direzione di Chamonix e della Valle d’Aosta.

Tale tratto di strada elettrica sarà costruito e gestito in un ambiente critico, a 1.000 metri di altitudine e con una pendenza media pari al 4%. Sarà sfruttato da tre tipologie di veicoli (un furgone, un pullman e un camion) per un elevato numero di viaggi (oltre 200 al giorno) e tenendo in conto il carico dei mezzi e le condizioni reali di traffico.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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