Il tunnel di Tenda potrebbe essere aperto entro giugno 2025: il ministro francese dei Trasporti, Philippe Tabarot, insediato da due settimane, ha visitato il cantiere sabato 4 gennaio accompagnato da varie autorità, tra cui la deputata Alexandra Masson (Rassemblement National di Marine Le Pen) e il sindaco di Tenda Jean-Pierre Vassallo.

Lo ha poi attraversato e ha incontrato vari rappresentanti italiani, tra cui il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Il giorno precedente aveva avuto un incontro in video con il suo omologo italiano, il ministro Matteo Salvini.

Che cosa succederà e quali sono i punti

Con la visita è emerso un calendario delle ultime attività prima della riapertura, un passo avanti rispetto al pasticcio e alle tensioni seguiti alla Conferenza intergovernativa del 16 dicembre scorso.

Secondo il ministro Tabarot, il tunnel di Tenda dovrebbe essere aperto entro fine giugno 2025 e la parte francese svolgerà i propri collaudi entro il termine di 75 giorni.

Ha inoltre ipotizzato una riattivazione verso fine marzo o inizio aprile, in modalità cantiere e con una formula limitata probabilmente in colonna e solo per utenti specifici, tra cui i lavoratori frontalieri, come ha detto alla stampa francese. In ogni caso, e anche a giugno, il traffico si muoverebbe in modo alternato fino alla realizzazione dei lavori della canna storica, forse nel 2027.

Con Cirio, il sindaco di Limone Piemonte Massimo Riberi e le altre autorità presenti sul versante italiano vi è stata un’occasione di stemperamento delle tensioni di dicembre, per sottolineare quanto sia importante il tunnel per i territori del cuneese e del Piemonte, per la valle Roja e per le Alpi marittime.

Pace fredda e apertura della seconda canna del Fréjus

Si è assistito insomma a uno scambio di messaggi di ritrovato dialogo, malgrado gli spigoli siano ancora evidenti.

Il 16 dicembre scorso, dopo che la Conferenza intergovernantiva non aveva trovato un accordo per la riapertura in modalità cantiere entro dicembre, si erano udite parole nette. Il viceministro ai Trasporti Edoardo Rixi aveva indicato la possibilità di lasciare alle autorità francesi la realizzazione delle opere della galleria storica del tunnel di Tenda e il presidente Cirio aveva ipotizzato conseguenze diplomatiche e possibili azioni legali.

Il 19 dicembre, la prefettura delle Alpi Marittime aveva emesso un comunicato in cui elencava le condizioni di sicurezza da rispettare per riaprire il tunnel di Tenda. Erano già state condivise nel comitato tecnico e nel comitato di sicurezza Italia-Francia l’11 e 12 dicembre: dispositivi antincendio e gestione dei fumi, illuminazione e sicurezza elettrica, monitoraggio e sorveglianza. Erano tutti lavori ancora da completare.

Rispetto alle attese della riattivazione in modalità cantiere entro fine dicembre, Rixi e Cirio ora si rallegrano dell’apertura entro giugno 2025,

D’altra parte, entrambi vedono un progresso su un secondo fronte. Colgono infatti una frase, non riportata dai colleghi della stampa francese, secondo cui il ministro Tabarot avrebbe ugualmente assicurato l’apertura della seconda canna del traforo autostradale del Fréjus entro il mese di giugno. Su questo punto la parte italiana ne aveva lamentato i progressivi ritardi: annunciata per il 2021, dopo la pandemia era stata prima prevista per il 2023 e poi per giugno 2024.

Tabarot, un ministro esperto di trasporti

Philippe Tabarot è di Cannes, conosce bene il dossier di Tenda e della valle Roya. È vicepresidente della Région Sud con delega ai trasporti – dove si è occupato di concorrenza ferroviaria – e senatore dal 2020 con una vera specializzazione trasportistica e di competenza riconosciuta.

Aveva parlato del Tenda da ministro in una intervista a France3 il 28 dicembre e poi aveva annunciato la visita al cantiere.

Patisce tuttavia la relativa debolezza del governo di François Bayrou, che poggia su una compagina parlamentare non diversa da quella del governo di Michel Barnier ed come quello esposto a una mozione di censura che lo farebbe decadere.

LEGGI ANCHE: Grande bisticciata italo-francese al tunnel di Tenda

Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

Exit mobile version