Anno dopo anno da oltre un millennio, Aosta si veste di artigianato e si ammanta di tradizione in occasione della Foire de Saint-Ours, come consuetudine in programma tra giovedì 30 e venerdì 31 gennaio prossimi. Giunto alla sua 1025ª edizione, l’appuntamento è ogni anno in grado di attirare migliaia di visitatori sia dalla regione sia dalle regioni limitrofe delle Alpi francesi e svizzere.

La Foire de Saint-Ours 2025 (c) Ufficio stampa Regione Valle d’Aosta

Il patrimonio millenario della Foire de Saint-Ours

La Foire de Saint-Ours di Aosta affonda le sue radici nel Medioevo, configurandosi inizialmente quale mercato agricolo e artigianale dove beneficiare di occasioni di scambio e commercio con gli abitanti delle realtà vicine. Non a caso, questa sarebbe stata dunque dedicata al santo patrono della Valle d’Aosta, Sant’Orso appunto, solito condividere con i più bisognosi il frutto del suo lavoro manuale.

L’evento è poi cresciuto nei secoli sino a divenire un punto di riferimento per l’artigianato valdostano tra tradizione e innovazione oltre che un rendez-vous fisso nel calendario degli amatori dell’arte e della manualità. L’anno passato questo è stato in grado di attirare in soli due giorni ben 206.387 visitatori, superando la quota dei 172.079 passaggi del 2023 ma senza arrivare a battere il record dei 322 mila passaggi del 2016.

La conferenza stampa (c) Ufficio stampa Regione Valle d’Aosta

L’edizione 2025

L’edizione 2025 della Foire de Saint-Ours di Aosta vedrà complessivamente la partecipazione di 1.029 espositori. Di questi 744 sono inseriti nel settore dell’artigianato di tradizione, 255 sono inseriti nel settore dell’artigianato non di tradizionale e i restanti 30 fanno parte di corsi e scuole del territorio.

Come da abitudine, poi, sarà allestito un Atelier des métiers in Piazza Chanoux, dove 73 tra imprese e maestri artigiani mostreranno ai presenti il proprio talento e le proprie realizzazioni. Poco lontano sarà invece predisposto un padiglione enogastronomico dove 62 produttori presenteranno specialità locali, tra cui formaggi, salumi, miele e vini tipici.

Nella serata di giovedì 30 gennaio non mancherà nemmeno la “Veillà”, l’apprezzata serata di festa che include musica, danze e l’apertura delle cantine nel centro storico di Aosta a residenti e turisti.

Il ciondolo (c) Ufficio stampa Regione Valle d’Aosta

Le iniziative collaterali 

La Foire de Saint-Ours 2025 si distingue peraltro per una serie di iniziative collaterali ad accompagnare sia la due giorni sia le giornate precedenti e successive. Ne è un esempio la cosiddetta “Veillà di Petchou”, che penserà per i più piccoli laboratori artigianali, attività ludiche e spettacoli teatrali.

Inoltre, sino alla prossima domenica 4 maggio sarà possibile visitare presso la Collegiata di Sant’Orso l’esposizione “Essere e tessere, tradizioni e nuove tendenze” focalizzata sull’artigianato tessile valdostano. Nel corso della rassegna saranno pure attribuiti numerosi premi ai professionisti più talentuosi, tra i quali primeggia il “Premio la Saint-Ours” per l’opera tradizionale di migliore rilievo ed esposta per la prima volta.

Come ogni anno, ancora, la fiera si distingue per un manifesto dove gli oggetti dell’artigianato tipico vengono ridisegnati e trasformati in produzioni fantastiche a sottolineare la magia della creatività in essi insita. Il ciondolo simbolo dell’edizione 2025 è per contro stato disegnato da Aldo Villegas ed è ispirato a “Lo sapèi”, lo zoccolo tradizionale valdostano sinonimo di praticità e tradizione.

Il manifesto (c) Ufficio stampa Regione Valle d’Aosta

Informazioni pratiche

Coloro che vogliano fare visita ad Aosta in concomitanza della Foire de Saint-Ours avranno modo di orientarsi con maggiore facilità tra i banchi espositivi grazie a una apposita webappche ne consente la geolocalizzazione.

Ancora, con il supporto di ParkForFun, sarà possibile prenotare il proprio parcheggio per auto e pullman online al costo di 2,00 euro nonché beneficiare del ritorno gratuito nel Traforo del Gran San Bernardo su presentazione del biglietto di corsa semplice.

La Petite Foire di Donnas

La Petite Foire di Donnas è una storica manifestazione artigianale che si tiene annualmente nel borgo medievale di Donnas a precedere la più ampia Foire de Saint-Ours di Aosta. Quest’anno in programma domenica 19 gennaio con 380 espositori e 16 scuole di scultura schierati lungo la via centrale, l’evento si arricchisce tra venerdì e sabato di una serie di proposte aggiuntive tra cui concerti e laboratori.

Per esempio, sabato 18 gennaio sarà possibile prendere parte a una visita guidata gratuita al borgo medievale di Donnas, seguita dalla tradizionale fiaccolata accompagnata dalla Banda musicale. Sarà peraltro attivo un servizio navetta gratuito dall’area industriale di Pont-Saint-Martin sino alla rotonda di Hône-Bard, con fermate nei principali parcheggi lungo la Statale 26 e presso il Forte di Bard.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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