Dal 9 aprile un pullman a idrogeno farà la spola tra Marsiglia e Briançon. Un modo per la regione meridionale di perseguire il suo obiettivo di decarbonizzazione dei trasporti.

In occasione di una visita a Briançon a febbraio, il Presidente della Regione Sud, Renaud Muselier, ha annunciato l’introduzione sperimentale di un servizio di autobus a idrogeno su lunga percorrenza.

Una prova sulla linea Marsiglia-Briançon

Martedì 8 aprile, l’autobus è stato presentato come il primo progetto di questo tipo in Europa. I primi test avranno luogo il 9 aprile. L’autobus, che opererà sulla tratta Briançon-Marsiglia, è stato affidato a Cars Alpes Littoral, una delle aziende di trasporto storiche della regione delle Hautes-Alpes.

L’autobus a idrogeno del produttore spagnolo Irizar ha un’autonomia dichiarata di 1.000 km. L’Irizar i6S Efficient, con la sua tecnologia H2, è a zero emissioni e richiede 20 minuti di ricarica.

Per memora, nella Regione Auvergne Rhône-Alpes e nel nella Région Sud, così come altrove in Francia e in Europa, diverse autorità pubbliche stanno gradualmente sviluppando e mettendo in servizio autobus urbani a idrogeno, full o ibridi, anche in retrofit. È il caso, ad esempio, dei 12 autobus gestiti dalla Communauté d’agglomération Cannes Pays de Lérins.

Gli autobus a idrogeno sono il futuro del trasporto pubblico?

L’uso della tecnologia a idrogeno è il risultato di una volontà politica a livello regionale di decarbonizzare il trasporto pubblico. Fa parte di una spinta allo sviluppo del settore dell’idrogeno, che inizierà seriamente in Francia nel 2021, anche nel contesto europeo del programma Clean Hydrogen Joint Undertaking. Nello spazio di Nos Alpes sono stati sviluppati vari siti di produzione di idrogeno, tra l’altro a Lione, Fos-Sur-Mer e nell’area di Cannes.

Per la regione Sud, l’obiettivo principale di questo esperimento è contribuire a ridurre le emissioni di CO2 di 105.000 tonnellate. Entro il 2028, la Regione punta a decarbonizzare completamente i suoi 1.700 autobus regionali Zou! Alla presentazione del pullman, l’8 aprile, la Regione ha annunciato che il 63% della sua flotta di 1.410 veicoli era in circolazione con tecnologie “pulite”.

Tuttavia, anche se l’idrogeno (in particolare quello a basso contenuto di carbonio cioè verde) è poco inquinante, rimane un mercato di nicchia, piuttosto costoso e che fatica ad affermarsi rispetto alle batterie elettriche, ormai consolidate.

Il costo elevato degli autobus alimentati a idrogeno (originali, senza retrofit) è stimato in 650.000 euro per unità, che rispetto ai 400.000 euro di un autobus elettrico potrebbe rappresentare un ostacolo allo sviluppo. Questa complessa situazione ha portato Renault, ad esempio, a rivedere il suo impegno per il 2024 nei confronti di Hyvia, un’azienda specializzata in veicoli commerciali a idrogeno.

Trasporti a idrogeno per le Olimpiadi invernali del 2030?

L’esperimento che avrà luogo ad aprile potrebbe rientrare in un approccio più ampio di quello della decarbonizzazione dei trasporti. Renaud Muselier ha annunciato l’intenzione di trasformare Briançon, e in particolare la sua stazione ferroviaria, in un hub multimodale. Le questioni dei trasporti e dei flussi di passeggeri saranno temi chiave quando le Olimpiadi invernali si svolgeranno nella regione nel 2030.

In questa occasione, le competenze e la promozione della tecnologia dell’idrogeno nei trasporti potrebbero fungere da vetrina internazionale. Anche perché la regione meridionale dispone di una delle uniche stazioni di rifornimento di idrogeno a bassa emissione di carbonio e ad alta pressione in Europa, presso il sito Air Liquide di Fos-sur-Mer.

Inoltre, la zona industriale di Fos-sur-Mer ha già beneficiato di test nel settore del trasporto pubblico, questa volta con autobus a idrogeno che entreranno in funzione nel novembre 2024.

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