A meno di tre mesi dell’annunciata apertura delle seconda canna, nella giornata di venerdi 11 aprile un TIR si è incastrato nel traforo del Fréjus, bloccando la circolazione da poco prima delle sei del mattino. Alle 8:20, è ripresa a traffico alternato per i soli veicoli leggeri, ed è infine stata ripristata sulle due corsie dopo le 14.

Si tratta si un nuovo episodio, rapidamente risolto, che si inserisce nella questione delle condizioni di rischio a cui è esposto il traffico tra Italia e Francia – compresi i trafori del Monte Bianco e i collegamenti ferroviari.

Per il Fréjus, la chiusura temporanea evoca la questione della seconda canna, che pensata in origine proprio per l’emergenza, e che dovrebbe entrare in servizio a giugno, dopo parecchie attese e dibattiti. Inoltre, il traffico merci della cosiddetta “autostrada ferroviaria alpina” tra Torino e Chambéry sulla linea storica non ha ancora ripreso l’attività, in ragione delle difficoltà economiche della società che gestisce il servizio, come detto negli incontri a Moûtiers con il ministro francese dei trasporti Philippe Tabarot.

Un Tir incastrato

Il mezzo che si è incastrato nelle pareti del traforo è un semirimochio frigorifero, da 44 tonnellate. Le due persone a bordo hanno subito ferite leggere, e ne è stato necessario il ricovero ospedaliero. Per l’intervento, sono giunti una ventina di pompieri, a cui si sono aggiunte le forze di polizia e il personale del traforo.

I Tir in attesa sul versante Francia sono rimasti in attesa sul piazzale e all’area di Rieu Sec, tra Saint-Jean-de-Maurienne et Saint-Michel-de-Maurienne. Sul versante italiano si sono formate le code in parte assorbite per i mezzi pesanti con le fermate alla barriera di Salbertrand e all’autoporto di Susa.

La doppia canna

Si è parlato di apertura della seconda canna del tunnel del Fréjus dal 2021, la caduta dell’ultimo diaframma era stata completata nel 2014. Vi erano ancora collaudi sul suo funzionamento e sugli impianti tra il 26 gennaio il 29 gennaio 2024. Nuovi test, ripetuti a un anno di distanza, tra il 25 e il 27 gennaio 2025, hanno poi giustificato la mancata apertura annunciata per il primo semestre del 2024.

Pochi giorni dopo quest’ultimo test, il 7 febbraio 2025 a Nizza, al Comitato frontaliero del Trattato del Quirinale, i ministri degli Esteri, Antonio Tajani e Stéphane Séjourné, insieme al ministro dei trasporti Philippe Tabarot, hanno affermato che la seconda canna sarà aperta al traffico a giugno 2025, confermando la sua funzione di sicurezza senza effetti sull’andamento dei volumi di traffico.

Già ora impiegata per questioni di gestione e l’11 luglio 2024 ha visto ospitato il transito della CycloFréjus, una competizione ciclistica che si svolge sui due versanti, piemontese e savoiardo.

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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