Ogni sabato, dal 5 luglio al 2 agosto, il Jardin des Cimes sul Plateau d’Assy accoglierà autori e musicisti in dialogo con il pubblico, a cominciare con Clara Gaymard. Si tratta degli Incontri letterari che si tengono al jardin des Cimes, che anticipano il Salon international du livre de montagne di Passy, che si terrà quest’anno dall’8 al 10 agosto.

A ingresso libero, saranno moderati da Michel Moriceau, presidente dell’associazione Montagne en Page che organizza il Salon.

Sabato 5 luglio, da “Ma Francigena” di Clara Gaymard alle donne nell’alpinismo

Il 5 luglio alle 10:30, Clara Gaymard presenta il libro Ma Francigena (2024), un racconto personale sul suo viaggio a piedi verso Roma, con una scoperta dell’Italia meno nota, delle persone, dei paesaggi, dei modi di vivere. Dialogherà con François Garde (Ce qu’il advint du sauvage blanc et altri libri), Basile Dunant e Michel Desbordes, con la partecipazione di Mont-Blanc Astronomie, in un confronto tra racconto di sé, cammino e comprensione.

Il sabato successivo, 12 luglio, Stéphanie Agresti, alpinista e co-autrice di Une histoire de l’alpinisme au féminin, e Blaise Agresti, guida alpina, affronteranno con Bernard Amy, Catherine Ivanov, Jean Annequin e (da confermare) François Carrel il tema della trasformazione del mondo dell’alpinismo e della crescente presenza femminile.

I due condividono vita e progetti tra montagne e attività di divulgazione, con un’attenzione particolare alla dimensione etica della montagna.

Crescere in montagna con Éric Solvas, poi giustizia e storie alpine e infine grande musica

Il 19 luglio, alle 14:30, Éric Solvas, ex docente e autore di C’est là-bas qu’il faut aller (2017) e Les enfants de l’usine au pays du Mont-Blanc (2021), esplorerà l’infanzia in montagna come percorso formativo e identitario. Insieme a Joëlle Dartigue Paccalet, Patrick Ollivier-Eliott, Michel Bonetti e (forse) Michel Desbordes, si parlerà di memoria, ricordi e radici, ben lontano dalla retorica degli sport invernali.

Sabato 26 luglio, sempre alle 14:30 al Plateau d’Assy, Jacques Dallest, Pierre Hoffmann e Delphine Chatrian parleranno di giustizia e storie alpine. Jacques Dallest, magistrato onorario ed ex procuratore generale di Chambéry e Grenoble, autore di Le guide et le procureur (2020) e Cold cases: un magistrat enquête (2023), rifletterà sulla giustizia e le responsabilità in montagna.

Pierre Hoffmann, scrittore e giornalista, autore di Trois frères (2018) e Albert Pel, le Landru savoyard (2024), porterà il suo sguardo sulla storia locale e i misteri alpini. Insieme a Delphine Chatrian — adjointe à la culture et au patrimoine del comune di Passy, autrice di Lunaire (2020), Café Crème (2021) e Les ombres de la fosse aux ours (2025) — discuteranno di identità, cronaca e memoria collettiva, con la partecipazione degli Hauts Plateaux.

Si tratta di un collettivo di spettacolo dal vivo, nato nel 2019, che organizza ogni anno a Passy Plaine-Joux un festival di teatro innovativo e all’aperto, che coinvolge gli spettatori e crea occasioni si scambio e dibattito. Delphine Chatrian ha presentato il suo libro Les ombres de la fosse aux ours anche ad Aosta, al Chiostro di Sant’Orso, il 30 maggio scorso.

Infine, sabato 2 agosto, sempre al Plateau d’Assy, Alexis Galpérine, violinista e pedagogo di fama internazionale, vincitore dei concorsi Carl Flesch, Paganini e Belgrado, docente al Conservatoire de Paris e all’American Conservatory of Fontainebleau, proporrà un viaggio sonoro attraverso la montagna. Insieme a Marc Forestier, musicista e promotore di progetti interdisciplinari tra musica e paesaggio alpino, Dominique Huybrechts e Pauline Klaus, con il duo Violon Lunaire, si esplorerà l’ispirazione che le Alpi hanno offerto ai compositori dal Settecento a oggi.

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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