Intervista con Hervé Gaymard, presidente del Dipartimento della Savoia, a proposito della Festa delle Alpi, al colle del Moncenisio, il 30 agosto 2025, a cura di Sylvie Roman
La seconda edizione della Festa delle Alpi al colle del Moncenisio è stata un grande successo di pubblico, di eventi e di incontri.
A Nos Alpes, abbiamo sentito parlare per la prima volta del progetto della Fête des Alpes in occasione del summit del Grand Continent a Saint-Vincent il 19 dicembre 2023.
Abbiamo poi constatato il ruolo importante svolto dal Dipartimento della Savoia, in particolare nell’organizzazione della prima Festa al Colle del Piccolo San Bernardo, il 1° settembre 2024 e poi della seconda edizione al Colle del Moncenisio il 30 e 31 agosto 2025.
In questa occasione, abbiamo brevemente incontrato il presidente del Dipartimento della Savoia, Hervé Gaymard, e gli abbiamo chiesto qualche informazione in più sulla Festa delle Alpi. Aveva un piede ingessato a seguito di un piccolo incidente durante un’escursione in montagna, ed è stato più facile intercettarlo.
Sylvie Roman/Nos Alpes – Oggi si svolge la seconda edizione della Festa delle Alpi al Moncenisio. Qual è stata la genesi, come è nata l’idea di questi incontri transfrontalieri?
Hervé Gaymard L’idea risale a due anni fa, al 31 ottobre 2023, a Torino. È stato in occasione del Comitato frontaliero del Trattato del Quirinale, a cui hanno partecipato i ministri degli Esteri Antonio Tajani e Catherine Colonna. Con Tajani abbiamo lavorato insieme quando ero ministro e lui commissario europeo. Con Catherine Colonna ho un’amicizia sincera e di lunga data, fin dai tempi dell’università…
Abbiamo allora pensato che sarebbe stata una buona idea organizzare una Festa delle Alpi tutti gli anni sui colli delle Alpi, tra il Piccolo San Bernardo e Mentone! Così l’anno scorso abbiamo inaugurato la Festa delle Alpi al colle del Piccolo San Bernardo, dove abbiamo anche un progetto comune con la Regione Valle d’Aosta.
Di quale progetto di tratta?
Hervé Gaymard Si tratta dell’Ospizio del Piccolo San Bernardo, che in proprietà comune tra il Dipartimento della Savoia e la Regione Valle d’Aosta. Abbiamo già avuto una riunione del comitato direttivo nel mese di luglio, e il progetto è di riqualificare l’edificio e deviare leggermente la strada, che attualmente costeggia l’ospizio.
Inoltre, l’edificio dovrà essere messo a norma e dovremo approfittare dell’occasione per ripensare e riorganizzare le varie aree, in modo che il ristorante, ad esempio, sia al piano terra. Mi piacerebbe che questo diventasse un centro di incontri e congressi, che potremmo intitolare a Mario Rigoni Sten. Sarebbe un giusto tributo a un uomo che ha fatto tanto, un uomo di montagna, un grande scrittore. Penso che questo potremo realizzare il progetto a partire dai prossimi due o tre anni…
Come vede il futuro di questi incontri transfrontalieri, quale potrebbe essere il prossimo colle nel 2026?
Hervé Gaymard L’idea è di coinvolgere tutta la frontiera, di continuare questa festa popolare che ha avuto successo anche al Colle del Monginevro, con la grande partecipazione e il calore che vediamo, con danze, musica, numero di visitatori e incontri. La scelta logica sarebbe il colle del Monginevro, tra le Hautes Alpes e il Piemonte. È uno dei colli utilizzabili tutto l’anno e ha una lunga storia di attraversamenti e di legame tra territori.
Altri colli sono possibili e nelle prossime settimane si capirà come dare seguito alla Festa delle Alpi. Svolge un ruolo di vera partecipazione dei cittadini, come lo abbiamo immaginato nel 2023, accanto agli strumenti di cooperazione più istituzionali del Trattato del Quirinale o ai progetti più puntuali e tecnici del programma Interreg Alcotra….
(in originale in lingua francese)
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