Nel cuore dell’Alta Savoia, tra il Lago Lemano e le montagne della Vallée d’Abondance, la Communauté des Communes Pays d’Évian-Vallée d’Abondance (CCPEVA) sta sperimentando la mobilità tramite idrogeno ed elettrico. Tale percorso si traduce in una serie di test sul campo, primi dei quali svoltisi lungo il mese di febbraio scorso e secondi del quali appena conclusisi con la fine del mese di novembre.

Il progetto è sostenuto da numerosi partner istituzionali e industriali, tra cui l’Agence de la transition écologique (ADEME), il programma Interreg Spazio Alpino (progetto AMETHyST), i fornitori di idrogeno Lhyfe e Atawey, la ditta specializzata in elettrico Solaris e il gestore di trasporti pubblici Transdev.

Idrogeno ed elettrico tra Évian e la Vallée d’Abondance

I test su idrogeno ed elettrico sono stati condotti tra Évian e la Vallée d’Abondance in condizioni operative reali al fine di meglio comprendere quali soluzioni risultino più adatte a un territorio di montagna. Questo perché i mezzi scelti e l’alimentazione utilizzata possano fare fronte a caratteristiche quali pendenze rilevanti, basse temperature stagionali e una forte dipendenza dai collegamenti tra pianura e aree turistiche di alta quota.

La strategia adottata negli ultimi anni punta alla riduzione degli inquinanti legati ai trasporti pubblici attraverso l’introduzione graduale di veicoli a zero emissioni e la sperimentazione di tecnologie alternative ai carburanti fossili. Nei prossimi mesi, dunque, ulteriori valutazioni contribuiranno alla definizione di un piano energetico e operativo oltre che alla creazione di partenariati in grado di rispondere alle esigenze di mobilità sostenibile del panorama alpino.

Le sperimentazioni

Tra lunedì 17 e sabato 29 novembre scorsi, sulla linea 1 del servizio ÉVA’D (Évian-Thonon-les-Bains) ha circolato un autobus interamente elettrico, accessibile agli utenti senza modificazioni ad orari o tragitti. Tale fase ha permesso di valutare aspetti quali autonomia, comfort, consumo energetico e capacità del mezzo di operare lungo percorsi con forti dislivelli.

Ma una prima sperimentazione dell’uso di idrogeno ed elettrico a Évian e nella Vallée d’Abondance risaliva al periodo temporale tra giovedì 13 e martedì 25 febbraio scorsi con un autobus e un autocarro alimentati a idrogeno verde. Le prove si sono svolte sulla stessa linea 1 e sulla linea 12 (Thonon-les-Bains-Abondance), inframezzate dalla giornata di restituzione e approfondimento di venerdì 21 febbraio.

Opportunità e limitazioni

L’elettrico rappresenta oggi la tecnologia più matura e immediatamente applicabile, con infrastrutture in rapida espansione e una efficienza energetica elevata, particolarmente adatta a distanze medio-brevi tipiche di molti spostamenti alpini. Tuttavia, l’autonomia ridotta in condizioni climatiche rigide, la necessità di reti di ricarica ben distribuite e l’impatto ambientale legato alla produzione e allo smaltimento delle batterie restano elementi da gestire.

L’idrogeno, per converso, offre vantaggi significativi per applicazioni ad alta potenza, trasporti pubblici o logistici e condizioni altimetriche impegnative, garantendo maggiore autonomia e tempi di rifornimento brevi. Nonostante ciò, la tecnologia è ancora costosa e complessa, soprattutto nelle fasi di produzione verde e distribuzione, con infrastrutture ancora limitate nelle aree alpine.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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