Franck Monod ci informa di un workshop sull’intercomprensione linguistica che si è tenuto a Chambéry e al quale ha partecipato.

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Dal 24 al 28 novembre 2025, l’Université Savoie Mont-Blanc ha organizzato una settimana di formazione sulle strategie di intercomprensione tra lingue romanze.

L’evento si è svolto presso il campus di Chambéry, nell’ambito del programma “Sentiers linguistiques de Savoie: intercompréhension et patrimoine culturel “. Il corso faceva parte delle attività dell’Alleanza universitaria europea UNITA, che riunisce dodici università europee e incoraggia gli approcci multilingue e la mobilità tra le istituzioni partner.

Per questa settimana di scambi, docenti dell’Università degli Studi di Torino e dell’Universitatea Transilvania din Brașov (Romania) sono stati riuniti sotto il coordinamento di Alice Fiorentino, docente-ricercatrice e ingegnere didattico in intercomprensione per l’Alleanza europea UNITA.

L’intercomprensione, un approccio multilingue

L’intercomprensione è un approccio multilingue all’apprendimento delle lingue. Il principio si basa sull’idea che i parlanti di lingue affini possano capirsi a vicenda senza padroneggiare la lingua dell’altro. Questo approccio rafforza la consapevolezza linguistica e l’apertura alla diversità.

Ad esempio, lo stesso verbo comune può assumere forme molto simili: “chanter” in francese, “chantar” in savoiardo, “canté” in piemontese, o “cantar” in occitano, catalano, spagnolo e portoghese, come ho sottolineato nel mio intervento.

Una dimostrazione pratica della lingua savoiarda

Nel corso della settimana, come responsabile delle azioni di sviluppo dell’Enstitut de la Lengoua Savoyârda, ho coordinato un workshop in cui ha lavorato con i partecipanti per dare attuazione a questi principi.

Mappa europea dei percorsi linguistici (c) Nos Alpes Alice Fiorentino

Organizzato nei locali dell’associazione Lectures Plurielles, che coordina il Festival du Premier Roman di Chambéry, il workshop ha esplorato il ruolo della lingua savoiarda nell’insieme linguistico europeo e la sua capacità di fungere da supporto all’intercomprensione.

I partecipanti hanno lavorato su brani orali e scritti in savoiardo, prima di confrontare le loro ipotesi di significato con risposte formulate in rumeno e in italiano. Oltre alla dimostrazione della lingua, la sequenza ha esaminato i legami tra lingua, territorio e promozione culturale, mostrando come il savoiardo possa essere utilizzato per alimentare sia un programma di formazione europeo sia strategie di marketing locale.

Chambéry come terreno di apprendimento linguistico

I partecipanti hanno alternato sessioni di formazione e scoperta della regione, tra un’introduzione alle strategie di intercomprensione e attività sul campo a Chambéry, tra cui una visita interattiva della città organizzata con l’Ufficio del Turismo.

La settimana è stata scandita da workshop dedicati alle diverse fasi della comunicazione tra lingue romanze (comprensione, produzione, interazione), completati da un gioco di fuga intitolato “Dov’è Mihaela?”, da vari laboratori, prima di un’attività finale “Staff Week UNITA: Creiamo percorsi linguistici ” durante la quale i partecipanti hanno presentato sintesi del loro lavoro e aperto prospettive di collaborazione.

Mobilitando il savoiardo, il rumeno, l’italiano e il francese all’interno dello stesso quadro, il programma è un’espressione concreta delle ambizioni dell’UNITA: sviluppare le capacità di intercomprensione, incoraggiare la circolazione tra le istituzioni e inserire le università partner in un panorama europeo in cui le lingue e i patrimoni locali svolgono un ruolo strutturante.

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