Non c’è una data formale per la riapertura della ferrovia italo-francese del Fréjus, ma ci sono calendari di lavori che la indicano a dicembre 2024, nell’ambito di una buona comunicazione sull’avanzamento dei lavori sulla parete che sovrasta la ferrovia storica, in località La Praz, in Maurienne.

Alla vigilia di un incontro italo-francese

Un incontro italo-francese dovrebbe esaminare la questione il 26 giugno, a Modane, con alla presenza tra l’altro di Paolo Foietta, commissario dell’osservatorio italiano sulla Torino-Lione. Da parte del Dipartimento della Savoia, che è responsabile dei lavori di messa in sicurezza della parete, vi è periodica informazione sull’avanzamento dei lavori e la produzione di immagini e di video che lo testimoniano.

Lo stesso Dipartimento è sollecitato anche degli amministratori locali, che con l’interruzione della linea hanno visto la riduzione di molte attività legate al trasporto, dal turismo e agli scambi professionali ed economici, come per esempio a Modane.

Viceversa, da parte delle autorità locali e centrali italiane sembra non sia cambiata l’idea secondo cui si sarebbe potuto fare prima, anche con un contributo tecnico bilaterale. Tuttavia, l’Italia patisce già un’immagine non tanto buona per la gestione tecnica dei lavori del tunnel di Tenda, con il risultato che alla vigilia di questa nuova Conferenza intergovernativa le speranze sono temperate dai fatti e dalla realtà.

I lavori

Il 27 agosto 2023, un frana a La Praz, in Maurienne, a seguito di un periodo di piogge, aveva colpito la ferrovia, l’autostrada e la strada dipartimentale. L’autostrada è poi stata riaperta, su una sola carreggiata a doppio senso di circolazione e con un muro di protezione realizzato con dei container, mentre la ferrovia e la strada dipartimentale sono rimaste chiuse da quella data. L’impatto sul trasporto tra Italia e Francia è stato notevole, tanto da porre domande sulla sua continuità anche in futuro.

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Lo stesso traforo autostradale del Monte Bianco, che doveva chiudere nello stesso periodo per lavori, li ha posticipati in attesa della riapertura dell’asse stradale del Fréjus.

I servizi tecnici del Dipartimento della Savoia hanno stimato il volume di rocce in 15mila metri cubi, ma il problema evidente ha subito riguardato l’instabilità della parete. Inoltre, per la sua pendenza, è anche parso chiaro che i lavori sarebbero stati complessi. Dopo le prime cariche esplosive, avviate il 5 novembre, per facilitare i distacchi più importanti, i lavori da parte del Dipartimento della Savoia sono sono proseguiti anche in inverno. Le squadre lavorano tutti i giorni della settimana, nelle ore di luce, con l’ausilio di un elicottero quando necessario.

Lavori invernali sulla parete di La Praz. con l’autostrada sullo sfondo (estratto video del Dipartimento della Savoia – vuedici)
(estratto dal video del Dipartimento della Savoia – vuedici)

il Dipartimento ha creato una pagina dedicata all’avanzamento dei lavori, e ha anche pubblicato un calendario di massima del loro svolgimento.

Il cronoprogramma come esposto sul sito del Département de la Savoie il 25 giugno 2024 (c) Département de la Savoie

La riapertura in dicembre?

Nelle previsioni, – salvo problemi meteorologici o variabili non prevedibili – i lavori del dipartimento potrebbero terminare con la fine di settembre 2024. A quel punto, e già a partire dal mese di luglio, SNCF réseau (la corrispondente di RFI italiana) dovrebbe iniziare la sua parte di interventi: sistemazione della galleria di protezione, lavori nella galleria e sui binari e segnaletica.

SNCF Réseau dovrebbe concludere questa seconda parte di lavori a novembre 2024. Per tale ragione, pochi giorni fa, il sindaco di Saint-Jean-de-Maurienne Philippe Rollet e il presidente di Trenitalia France Marco Caposciutti hanno dato l’indicazione del transito del Frecciarossa nel mese di dicembre 2024. Il traffico della ferrovia del Fréjus potrebbe quindi riprendere a dicembre e prima di Natale 2024, ma secondo un calendario che è presentato come indicativo e provvisorio. Tutto può capitare: in altre occasioni, e in particolare all’inizio dei lavori a novembre, si indicava l’inizio del 2025 come riferimento per la riapertura.

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Bisognerà vedere dunque se la conferenza intergovernativa di Modane del 26 giugno prenderà atto del calendario prodotto dalla Maison Technique Départementale de Maurienne.

(foto di copertina: Dipartimento della Savoia – vuedici)

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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