In Valle d’Aosta, le Grand Continent apre il 3 dicembre il suo sommet annuale con due appuntamenti di alto livello, uno sul Trattato italo-francese del Quirinale, uno su informazione e geopolitica in tempo di guerra.
Il Sommet si tiene nei due giorni successivi, il 4 e il 5 dicembre a Saint-Vincent, sempre in Valle d’Aosta, con circa 150 personalità: l’anno scorso si era parlato di una mini-Davos europea.
Si concluderà venerdì 6 dicembre presso lo Skyway, alla stazione di Punta Helbronner, con il Prix littéraire. È un appuntamento in cui si sceglie un libro che merita la traduzione in più lingue per essere più conosciuto e letto, proprio per la sua dimensione europea.
I due eventi di anticipazione del Sommet sono aperti a tutti, e si tengono il 3 dicembre 2024, dalle ore 14 all’Università ad Aosta, poi alle 18:30 in Biblioteca regionale. Un ulteriore evento su Camillo di Cavour, al Forte di Bard, previsto alle 20:30 non si terrà per motivi organizzativi. In ogni caso, è un’infilata di argomenti e temi ad alto livello.
Per dare un’idea, anche solo riguardo al Trattato del Quirinale di cui si sono un po’ perse le tracce, sarà l’occasione per ascoltare direttamente i due ambasciatori Emanuela D’Alessandro e Martin Briens.
Inizio del programma con un focus sul Trattato del Quirinale
Per il Trattato del Quirinale dunque, a tre anni dalla sua firma, vi è un pomeriggio centrato su due momenti chiave, che inizia alle 14 all’università della Valle d’Aosta.
Da un lato si potranno ascoltare gli ambasciatori di Italia e Francia, Emanuela D’Alessandro e Martin Briens. Successivamente, ci sarà una tavola rotonda di “saggi”, che potrebbero portare qualche idea o suggerimento o valutazione.
Si tratta di nomi importanti: Franco Bassanini, Gilles Pécout e Marco Piantini. Ci sarà poi un intervento, accompagnato da Gilles Gressani, di Paolo Gentiloni, commissario europeo uscente per l’economia, che fu però presidente del Consiglio dei ministri quando il Trattato fu progettato.
La sua esecuzione va avanti, alcune cose si fanno (per esempio un’esercitazione militare comune sulle Alpi francesi) ma altre non prendono velocità. Sono tempi in cui anche il tandem franco-tedesco non va troppo bene. Tuttavia, per dire, il Comitato frontaliero che dovrebbe riunirsi ogni anno si è visto a Torino il 31 ottobre 2023 e forse si ritroverà a Nizza solo a gennaio 2025. L’anno 2024 è stato dunque saltato.
La struttura dell’incontro è stata esaminata da un comitato scientifico, composto da Manuela Ceretta, Rettrice dell’Università della Valle d’Aosta, con Teresa Grange, Federica Locatelli, Antonio Mastropaolo e Patrik Vesan, professori che vi insegnano.
Secondo appuntamento: informazione e geopolitica alla Biblioteca regionale di Aosta
A seguire, dalle 18:30 alle 19:30, la Biblioteca regionale di Aosta ospiterà una tavola rotonda dedicata ai nuovi scenari geopolitici e al ruolo dell’informazione.
L’incontro trova origine anche in una serie di articoli apparsi su le Grand Continent. In uno Hugo Micheron ha indicato come il 7 ottobre abbia segnato l’avvio di una vera propria guerra dell’informazione, con opinioni pubbliche polarizzate e a nervi tesi. Marlène Laruelle ha invece mostrato con molti riferimenti e richiami le basi della guerra di lunga durata, ideologica e informativa, costruita da Vladimir Putin.
Moderato da Cristina Deffeyes dell’Union de la Presse Francophone, l’evento vedrà la partecipazione appunto dei due autori Marlène Laruelle, che insegna alla George Washington University e sta per pubblicare un volume su Putin (presso Stanford University Press), e Hugo Micheron, ricercatore a Sciences Po Paris. Il giornalista di Le Monde Marc Semo è la terza voce dell’incontro, e sta per pubblicare La géopolitique en 100 questions, alle edizioni Tallandier.
Fabio Bolzoni, direttore della Coopérative de crédit valdôtaine et Joseph Péaquin, presidente dell’Union de la presse francophone (UPF) sezione Valle d’Aosta pronunceranno le parole di benvenuto.
In serata, il Grand Continent aveva previsto un evento, poi annullato, su Camillo Benso Conte di Cavour al Forte di Bard dalle 20:30 alle 21:30, con Gilles Pécout, presidente della Bibliothèque nationale de France e storico del Risorgimento ben conosciuto.
Nei due casi, l’accesso è libero ma è bene iscriversi.
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(aggiornamento il 2 dicembre alle ore 9:50)