Puntuale come ogni inverno da quasi mille anni, martedì 3 dicembre la Foire de la Saint-André è tornata ad animare le vie centrali e le strade pedonali di Annecy. Si tratta di un appuntamento fisso dalla lunga tradizione in Alta Savoia, dove ogni anno confluiscono centinaia di espositori e migliaia di visitatori.

Briciole di storia

Le prime testimonianze dell’esistenza della Foire de la Saint-André ad Annecy risalgono al 1132, quando il Conte di Ginevra è solito versare una certa somma di denaro all’Abbazia di Tamier proprio nel giorno di Sant’Andrea. Anche con un certo discostamento dal patrono, che cade normalmente ogni 30 di novembre, proprio nel Medioevo prende vita la tradizione di festeggiare con una giornata ad hoc tale momento.

Nasce così la vera e propria fiera, sin dai suoi esordi svolta ogni primo martedì di dicembre oltre che viva e caratterizzata da un medesimo clima di festa e incontro come in passato. Il tutto al pari di numerose altre iniziative similari sparse sul territorio delle Nostre Alpi, quali per esempio la Fiera di Sant’Orso in Valle d’Aosta e la Foire de Crête di Thonon-les-Bains.

L’evento rappresenta all’epoca della sua creazione una importante occasione per gli abitanti delle zone montane più remote per vendere i propri prodotti agricoli e prepararsi all’arrivo della stagione fredda con il cibo e gli utensili necessari. Esistono spazi per l’esposizione di attrezzature e bestiame, venduti poi ai migliori offerenti di turno, così come per il commercio di oggetti atipici dai commercianti ambulanti venuti apposta per la giornata.

Il mercatino di Natale di Annecy (c) Lac Annecy Tourisme et congrès, espace presse

La Foire de la Saint-André oggi

Ai giorni nostri la Foire de la Saint-André si articola come una grande fiera sparsa su 5,5 chilometri di spazio cittadino di Annecy e capace di coinvolgere sino a 1.100 espositori e 80 mila persone. Molti ne apprezzano e dunque ne sfruttano l’opportunità di acquistare prodotti artigianali a prezzo conveniente oppure qualche presente per sé e per i propri cari in vista del vicino Natale.

Interesse desta anche il versante enogastronomico della manifestazione, che propone anno dopo anno degustazioni di vini e piatti tipici della zona e dei suoi dintorni. Tra le specialità che è possibile assaggiare spiccano per esempio la Fonduta e la Tartiflette sul versante salato ma anche la Torta savoiarda sul versante invece dolce.

Collateralmente alla giornata, poi, vengono proposte ai partecipanti ulteriori attività tra cui il luna park, quest’anno aperto da mercoledì 23 novembre a domenica 8 dicembre. Alcune di esse in seno al “Noël des Alpes”, programma dedicato alle imminenti festività, con spettacoli e concerti, laboratori e giochi, luminarie e mercatini a tema, piste di pattinaggio e incontri ravvicinati per i più piccoli con Babbo Natale.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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