Il 20 maggio 2025, violenti temporali accompagnati da nubifragi hanno colpito il dipartimento del Var e la Costa Azzurra, con almeno tre morti, inondazioni e ingenti danni materiali. Le zone di Lavandou, La Môle e Vidauban sono state particolarmente colpite, con piogge eccezionali e inondazioni improvvise.

Le piogge sono state intense con alcuni danni anche a Ventimiglia e nell’impieriese, ma con minori conseguenze. Dopo le forti piogge e importanti nevicate del 16 e 17 aprile (ancora in questi giorni vi sono strade secondarie chiuse per rimozione degli alberi caduti in Vallese e Valle d’Aosta), si tratta del secondo grave fenomeno meteorologico estremo della primavera nelle nostre zone.

Nel Var inondazioni e perdite di vite umane

Nel Var, i comuni di Le Lavandou, La Môle e Vidauban sono stati colpiti da precipitazioni particolarmente intense. A Le Lavandou, il distretto di Cavalière ha registrato fino a 256 mm di pioggia in meno di due ore, con inondazioni, chiusura di strade e danni alle infrastrutture, tra cui a un ponte. Il fiume ha straripato in prossimità dell’aeroporto di La Môle/ Saint-Tropez, allagandone un parte e così come alcune aree residenziali. A Vidauban, tra le 7 e le 13 sono caduti 185,9 mm di pioggia, più del triplo delle precipitazioni mensili normali per il mese di maggio.

Tre persone hanno perso la vita, due anziani di 84 e 85 anni a Le Lavandou e una a Vidauban, e altre due risultano disperse. Le autorità hanno mobilitato almeno 300 vigili del fuoco, elicotteri della sicurezza civile e rinforzi dai dipartimenti vicini per effettuare le operazioni di salvataggio ed evacuazione. Alle ore 16 del 20 maggio alcune zone del quartiere di La Cavalière a le Lavandou erano di difficile accesso e i pompieri stavano ancora svolgendo un’operazione di evacuazione per una decina di persone.

Durante il fenomeno i danni hanno interessato Le Lavandou per la la distribuzione dell’elettricità, dell’acqua potabile e il funzionamento della stazione di epurazione: sono i tre elementi critici rilevati in casi analoghi. L’insieme dei nubifragi in Costa Azzurra hanno prodotto almeno 600 scariche di fulmine.

Sebbene nelle Alpi marittime e in loro prossimità le precipitazioni siano state meno intense, i temporali accompagnati da raffiche di vento fino a 80 km/h hanno portato alla chiusura precauzionale di parchi e giardini a Cannes, Antibes e Nizza.

In Liguria a Finale e Sanremo e Ventimiglia

In Liguria, le zone più colpite sono state il savonese e l’imperiese. Il torrente Pora a Finale Ligure è esondato dopo che in poche ore sono caduti oltre 220 millimetri di pioggia, allagando strade e trascinando alberi e detriti.

A Finalborgo, un ponte pedonale ha subito danni. 93,6 mm di pioggia hanno colpito Calice Ligure in un’ora, mentre al Colle del Melogno sono caduti 88 mm, accompagnati da grandinate.

Le piogge hanno allagato l’Aurelia nella zona della Foce a Sanremo, con auto bloccate nell’acqua alta. A Ventimiglia, un fulmine è caduto a poca distanza da un commerciante, senza conseguenze. Tra Alassio e Laigueglia, il temporale ha causato allagamenti e rallentamenti del traffico.

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Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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