Il 18 agosto ha preso il via il Tour de l’Avenir che si concluderà il 24 agosto 2024 in Piemonte. Dopo la partenza Sarrebourg, nel dipartimento della Mosella, e la successiva tappa tra Mouchard, nel Giura francese fino a Plateau d’Hauteville nel Dipartimento dell’Ain, il percorso prevede diversi passaggi tra Savoia e Piemonte.

Due tappe in Haute Tarentaise, Savoia, il 21 e 22 agosto

Due tappe alpine si svolgono nei pressi del colle del Piccolo San Bernardo, in Haute Tarentaise.

La prima tappa si terrà il 21 agosto. Sarà lunga 70,7 chilometri ed è tra Peisey-Vallandry e La Rosière. Si tratta di due stazioni turistiche, di cui la prima fa parte del complesso Les Arcs e si trova tra Bourg-Saint-Maurice e La Plagne. La seconda, La Rosière, è in prossimità del colle del Piccolo San Bernardo ed è unita alla stazione valdostana di La Thuile d’inverno con gli impianti di risalita e d’estate con quattro collegamenti transfrontalieri, escursionistici e di mountain bike. A La Rosière sono previste diverse attività di accompagnamento, organizzate tra l’altro dall’Ufficio del turismo e dalla Communauté des Communes de Haute Tarentaise, in particolare sul luogo di arrivo il 21 agosto dalle 14 alle 20 e il mattino successivo a partire dalle ore 10.

Giovedì 22 agosto seguirà la tappa tra La Rosière e Les Karrellis, stazione turistica in Maurienne. Lunga 142,6 chilometri, attraverserà il colle dell’Iseran, il più alto delle Alpi a 2770 metri, un classico delle corse ciclistiche, per transitare peraltro a Bessans, il villaggio con i diavoli scolpiti in legno.

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La tappa tra Les Karellis in Maurienne fino a Condove in Val di Susa il 23 agosto

Venerdì 23 agosto si svolgerà una tappa di 120 chilometri con l’arrivo previsto a Condove, nella Val di Susa.

La tappa attraverserà il colle del Moncenisio a 2.083 metri tra la Val di Susa e la Haute-Maurienne in Savoia.

Si tratta di uno dei più importanti luoghi transfrontalieri delle Alpi occidentali, con una lunga storia, sin dalla preistoria e poi da Annibale ai duchi di Savoia fino all’annessione alla Francia nel 1860. In alcuni tratti del percorso se ne vedono le tracce passate: i forti dell’Esseillon, la strada che Napoleone Bonaparte fece costruire tra il 1803 e il 1810, tra Susa e Saint-Jean-de-Maurienne, i resti della ferrovia “Fell” che saliva fino al colle, tra il 1868 e il 1871, quando fu smantellata a favore della più veloce linea sotto il traforo del Fréjus.

L’arrivo a Condove valorizza il comune della Val di Susa che ha subito le trasformazioni della deindustrializzazione, per recuperare le attività legate al turismo e quelle tradizionali dell’agricoltura e della produzione alimentare. La cittadina ebbe una certaimportanza nel secondo dopoguerra quando le Officine Moncenisio (nate come Società Anonima Bauchiero) svilupparono uno stabilimento di produzione di veicoli ferroviari e tranviari, nonché di componenti per i trasporti, fino alla chiusura, nel 1974.

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L’ultima tappa, da Bobbio Pellice al Colle delle Finestre il 24 agosto

L’ultima tappa del Tour partirà il 24 agosto da Bobbio Pellice che confina con con il Queyras e il comune di Abriès-Ristolas, nelle Hautes-Alpes. La tratta sarà in territorio piemontese: dopo 18 chilometri di salita, di cui 10 da percorrere su strada serrata, il Tour de l’Avenir si concluderà ai 2.176 metri del Colle delle Finestre.

Il colle collega la bassa Val di Susa alla Val Chisone, all’interno del parco naturale Orsiera-Rocciavrè. Va segnalato in prossimità il forte di Fenestrelle (chiamato anche la Grande muraglia piemontese), complesso fortificato eretto dal XVIII al XIX secolo a protezione del confine franco-sabaudo. Abbandonato per un lungo periodo, dal 1990 è attivo un progetto di recupero che l’ha reso visitabile al pubblico.

Alla sommità del colle, la strada si collega al sito dove, nel 1747, fu combattuta la Battaglia dell’Assietta tra l’esercito austro-sardo di Carlo Emanuele III di Savoia e quello francese di Luigi XV.

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Classe 1990 nato ad Aosta. Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali. Studia presso l'Université Paris Descartes di Parigi per il programma Erasmus e l'Université Catholique de Louvain a Bruxelles dove consegue un master in studi europei. Ha collaborato con diverse riviste specializzate sul tema della geopolitica. Scrive per Nos Alpes da gennaio 2024

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