Organizzata dall’Associazione Mission Planète Terre, l’8a edizione del Festival Internazionale del Film sui Ghiacciai si terrà dal 28 novembre al 1ᵉʳ dicembre 2024 presso la Maison des arts du Grütli di Ginevra.

L’associazione, che si dedica alla sensibilizzazione sull’impatto dei cambiamenti climatici sui ghiacciai, offre un’opportunità per esplorare le soluzioni al loro rapido scioglimento.

Un festival di dibattito e d’azione

Il festival prende il via giovedì 28 novembre alle 19.00 con una serata di apertura, con un dibattito su “I ghiacciai nell’equilibrio globale del clima e delle risorse di acqua potabile”. ci saranno personalità di spicco come Alfonso Gomez, consigliere amministrativo (che corrisponde a “assessore”) della città di Ginevra, e Lisa Mazzone, presidente del Partito dei Verdi svizzero. L’obiettivo è discutere le sfide poste dalla gestione dell’acqua, una questione cruciale nell’era del cambiamento climatico.

Inoltre, verrà proiettata una selezione di film per far luce sulle problematiche legate alla scomparsa dei ghiacciai. Tra i film in programma, “Si les glaciers ne revenaient pas” (2024), diretto da Yves Magat, e “The Color of Ice” (2023), diretto da Anders Graver, esaminano le conseguenze dirette del riscaldamento globale sui ghiacciai e sulle comunità che dipendono da essi.

Ogni proiezione sarà seguita da un dibattito con i registi e gli esperti, tra cui il glaciologo Luc Moreau e il paleoclimatologo Jean Jouzel. Gli eventi offriranno l’opportunità di confrontarsi con le analisi scientifiche e ai dati.

Una biblioteca aperta, in collaborazione con Payot Librairie, accompagnerà il dibattito con libri dedicati al clima, al ghiacciai e alla transizione ambientale.

Dal simbolismo dei ghiacciai alle questioni internazionali

I ghiacciai, veri e propri serbatoi di acqua dolce e simboli universali della lotta al cambiamento climatico, si stanno sciogliendo a un ritmo allarmante.

Uno studio pubblicato dal CNRS (Centro nazionale francese per la ricerca scientifica) rivela che la perdita di massa dei ghiacciai è superiore del 44% rispetto alle previsioni precedenti.

Questa cifra rimane invariata anche in uno scenario in cui il riscaldamento globale si limita a 1,5°C. In questo contesto, quasi il 49% dei ghiacciai mondiali potrebbe scomparire entro il 2100, causando un innalzamento del livello delle acque di +9 cm.

Se le temperature aumentassero di 4°C, la situazione sarebbe ancora più critica: l’83% dei ghiacciai mondiali scomparirebbe. Il livello delle acque aumenterebbe di +15,4 cm.

Lo scioglimento dei ghiacciai, unito a quello del permafrost, sta alterando seriamente il ciclo dell’acqua.

L’acqua dolce non viene più rigenerata e lo scioglimento libera sacche di metano, aggravando i sistemi idrologici e climatici. Allo stesso modo, il mescolamento dell’acqua dolce dei ghiacciai e dell’acqua salata degli oceani altera i gradienti di salinità. Ciò modifica le correnti oceaniche, essenziali per la biodiversità, e si ritiene che rafforzi il disordine molecolare del sistema ambientale globale.

Questi profondi cambiamenti idrologici stanno limitando le risorse d’acqua dolce disponibili, rendendo necessaria un’intensificazione degli sforzi energetici per il loro trattamento e distribuzione, accentuando le pressioni sui sistemi economici e sociali.

I ghiacciai alpini, come altre regioni, stanno diventando il fulcro di crescenti tensioni geopolitiche per l’acqua, una risorsa strategica essenziale. Lo scioglimento dei ghiacciai, riducendo i flussi nei bacini transfrontalieri, evidenzia l’urgente necessità di una governance condivisa ed equa delle risorse idriche.

Sono questioni che superano i confini nazionali e richiedono una buona cooperazione internazionale, perché la scomparsa dei ghiacciai rappresenta una sfida ambientale e umanitaria.

Il film, per sensibilizzare sull’accelerazione del riscaldamento globale

Festival Internazionale del Film sui Ghiacciai utilizza narrazioni visive per mostrare le sfide climatiche indotte dallo scioglimento dei ghiacciai. Combinando bellezza e urgenza, i film coinvolgono gli spettatori in una realtà dai tratti forti, in cui l’accelerazione del cambiamento climatico è evidente. Le immagini, molto suggestive, non si limitano a mostrare gli effetti dei cambiamenti, ma suscitano una risposta emotiva, rendendo le sfide ambientali più tangibili e urgenti.

La scelta di tenere l’evento nella Maison des arts du Grütli, un centro culturale multidisciplinare, rafforza questo approccio. Come luogo di incontro e di dialogo, viene spesso impiegato per seguire i temi della sostenibilità, uno spazio favorevole alla riflessione e al dibattito.

Le proiezioni sono seguite da interventi sulle questioni sollevate e riuniscono esperti, decisori e il pubblico. L’obiettivo del festival è di provocare reazioni, aumentare la consapevolezza collettiva e incoraggiare l’azione.

L’obiettivo è passare dalla visione all’azione, dalla bellezza alla conservazione, e stimolare un cambiamento reale. Non si tratta dunque solo di un evento culturale, ma di un catalizzatore di un’azione civica rispetto all’emergenza climatica, in una fase storica e politica ricca di tensioni e trasformazioni.

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Nato a Roma e di nazionalità francese, è cresciuto all'interno di diverse culture, sviluppando nel contempo una passione per le Alpi. Appassionato di innovazione ed esperto in sviluppo territoriale e turistico, attualmente risiede nel Pays de Gex.

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