Ogni anno nel mese di gennaio una delegazione di autorità politiche e di associazioni della Valle d’Aosta si reca a Parigi per incontrare i concittadini qui residenti durante il cosiddetto ”Arbre de Noël” (letteralmente l’Albero di Natale). L’appuntamento, oramai divenuto consueto e abituale, sarà quest’anno sabato 25 gennaio prossimo, con l’obiettivo di rafforzare i legami della regione con la comunità che vive sul versante francese delle Alpi.

La tradizione valdostana dell’Arbre de Noël di Parigi

La tradizione di ritrovarsi all’”Arbre de Noël” di Parigi risale al 1923, quando i valdostani émigrés in Francia decidono di riunirsi per una cerimonia dedicata proprio durante le festività. Si tratta dunque di una festa nata dal “mu de meison” (in patois, nostalgia di casa) provato da coloro che hanno lasciato la propria terra per cercare fortuna in una realtà linguistica vicina.

Nel corso dei decenni, tale manifestazione ha saputo resistere e crescere, divenendo così un punto di incontro tra i valdostani residenti in Francia e una delegazione della regione con la quale potere condividere iniziative comuni. 

Il Secrétariat valdôtain e la Maison du Val d’Aoste

Inoltre, nel tempo è stato dato corpo a diversi progetti finalizzati a sostenere e offrire aiuto agli émigrésnonché per preservare i loro legami culturali e sociali con la regione d’origine, la Valle d’Aosta.

Un esempio è il Secrétariat valdôtain, associazione nata negli Anni Venti sotto la spinta dell’Abbé Auguste Petigat per offrire assistenza ai valdostani, che spesso hanno incontrato difficoltà nel lasciare la propria terra. Il suo compito comprendeva il sostegno nella ricerca di un impiego, di un alloggio e di risorse economiche oltre che la fornitura di informazioni circa storia, cultura ed eventi che hanno continuato a plasmare l’identità della regione.

Sebbene sia oramai scomparso, esso svolgeva anche un ruolo nella trasmissione e nell’insegnamento del francese e del patois o francoprovenzale della Valle d’Aosta nelle comunità. Parte delle sue responsabilità sono trasferite alla Maison du Val d’Aoste, spazio culturale che ha ospitato mostre, conferenze e laboratori per promuovere l’artigianato, la storia e le tradizioni. Dopo la chiusura datata 2021, essa continua tuttora e comunque a essere teatro di incontri e iniziative legate all’”Arbre de Noël” di Parigi.

Da Grenoble alla Rencontre valdôtaine

Prima all’”Arbre de Noël” di Parigi, una delegazione della Valle d’Aosta ha partecipato domenica 5 gennaio scorsa a una analoga cerimonia tenutasi però a Grenoble. Organizzata dall’Union Valdôtaine Dauphiné Savoie, questa giornata di scambi ha visto la partecipazione dell’assessore Davide Sapinet, in rappresentanza del Governo regionale, e del presidente del Comité des traditions valdôtaines Alessandro Celi.

Ambedue tali due eventi fungono da “preambolo” alla Rencontre valdôtaine, raduno estivo annuale degli emigrati valdostani di tutto il mondo. Dopo l’appuntamento del 2023 a Quart e l’appuntamento del 2024 a Champdepraz, questa 49ª edizione si svolgerà nel piccolo comune di Saint-Nicholas.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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