Tra martedì 21 e mercoledì 22 gennaio, il dipartimento dell’Alta Savoia ha affrontato un episodio di elevato inquinamento atmosferico causato da particelle fini (PM10) e biossido di azoto (NO2). Se la zona urbana dei “Pays de Savoie” è stata posta in vigilanza arancione, la Valle dell’Arve è stata posta in allerta rossa andando così a richiedere interventi più immediati e più incisivi per il contenimento.

Le misure in vigilanza arancione

Le autorità dell’Alta Savoia hanno peraltro adottato misure specifiche a ridurre l’inquinamento che interessano quattro aree principali, ovverosia residenza, trasporti, industria e imprese. 

L’allerta arancione promulgata nell’area urbana implica per il settore residenziale il divieto di utilizzare caminetti o stufe a legna a scopo ornamentale o di ausilio oltre che l’abbassamento a 18 gradi della temperatura negli edifici. Nel settore dei trasporti la velocità massima consentita è stata ridotta di 20 chilometri all’ora sulle strade con limiti uguali o superiori a 90 chilometri all’ora ed è stato stabilito che soltanto i mezzi pesanti dotati di vignette Crit’Air possono circolare.

Per ciò che concerne l’industria, devono essere ridotte e accompagnate da misure compensative come l’irrigazione tutte le attività che producono polveri come demolizioni o scavi. Inoltre, le operazioni inquinanti quali l’uso di composti organici volatili o ossidi di azoto ma anche l’abbruciamento di rifiuti e sterpaglie e i lavori di manutenzione con attrezzi non elettrici devono essere rinviate.

Le misure in vigilanza rossa

La situazione inquinamento in Alta Savoia è per contro più critica nella Valle dell’Arve, dove vige il livello di allerta due (vigilanza rossa).

Oltre ai divieti già previsti per le aree urbane, qui è proibito l’uso di generatori elettrici e di attrezzi a base di solventi organici come vernici o smalti. Per il comparto industriale, alcune attività altamente inquinanti come l’utilizzo di caldaie a biomassa per il riscaldamento o l’essiccazione del legno devono essere interrotte se esistono alternative disponibili.

Anche le misure relative al traffico risultano più severe: possono difatti circolare soltanto i mezzi pesanti dotati di vignette Crit’Air da 0 a 4. Il tutto a sommarsi alle limitazioni più stringenti in vigore sino al 31 marzo sulle autostrade (da 130 chilometri orari a 110 chilometri orari) A410 tra il Col d’Évires e il raccordo di Scientrier, A411 e A40 dalla dogana di Vallard a Le Fayet.

L’inquinamento in Alta Savoia nei prossimi giorni

Le attuali condizioni di inquinamento in Alta Savoia sono costantemente monitorate e accessibili alla cittadina mana tramite il portale ufficiale Atmo Auvergne-Rhône-Alpes.

Stando ai dati disponibili, ieri, martedì 21 gennaio, l’allerta riguardava prettamente le particelle fini (PM 2.5) e parzialmente il diossido di zolfo (SO2), con valori apparsi il 18% del tempo degli ultimi 12 mesi.

Oggi, mercoledì 22 gennaio, permane ancora tale livello di vigilanza, ma il passaggio di una perturbazione potrebbe favorire la dispersione degli inquinanti. La situazione andrà incontro a un generale miglioramento giovedì 23 gennaio, con una qualità dell’aria che passerà da moderata-cattiva a medio-buona nella maggior parte del dipartimento.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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