In seno alla terza Conferenza ONU sull’oceano, svoltasi a Nizza tra lunedì 9 e venerdì 13 giugno scorsi, la Région Sud e la Repubblica del Costa Rica hanno siglato un piano comune a tutela degli oceani tra Mediterraneo e Pacifico. Ne è risultato il progetto “Oceamp”, acronimo di “Océans Méditerranée-Pacifique”, selezionato nel mese di maggio dall’Agenzia Francese per lo Sviluppo (AFD) e dunque finanziato per un ammontare di 1,8 milioni di euro.

“Oceamp”

“Oceamp” si fonda su tre pilastri operativi, ovverosia potenziare la gestione delle aree marine protette, formare attori locali e promuovere lo scambio di competenze tecnico-scientifiche, sensibilizzare le comunità e i giovani al valore e alla fragilità degli ecosistemi marini.

Esso si avvale peraltro di una ampia rete di partner locali, tra cui per il Mediterraneo citiamo il Parco Nazionale di Port-Cros (Isola di Hyères, provenza), la rete di gestori di aree protette MedPan, l’istituto di ricerca e formazione Septentrion Environnement e l’Università della Costa Azzurra. Per il Costa Rica sono coinvolti invece il SINAC (Sistema Nazionale delle Aree di Conservazione), l’organizzazione dedita al benessere ambientale e umano Costa Rica Por Siempre e l’Università del Costa Rica.

La cooperazione Francia-Costa Rica per la tutela degli oceani

Dal 2019 la Région Sud e il Costa Rica hanno avviato una solida cooperazione ambientale, in particolare nella gestione delle aree protette terrestri e marine, sostenuta dall’Agence Française de Développement (AFD). Il programma “DuoDiversité”, finanziato con oltre 2,2 milioni di euro, favorisce lo scambio di esperienze tra Parco regionale della Camargue, Parco nazionale di Port-Cros e Parco nazionale di Porquerolles, e le aree protette costaricane come il Corcovado.

Gli obiettivi principali di tale iniziativa di collaborazione sono il rafforzamento dell’ecoturismo sostenibile, il miglioramento della gestione idrica, la salvaguardia della biodiversità e la conciliazione tra accoglienza turistica e conservazione dei territori. Essa si estende inoltre a pratiche marittime in fase di sviluppo quali monitoraggio dei mangrovieti, formazioni vegetalidi piante legnose di specie diverse nate sui litorali bassi delle coste marine tropicali, e lotta all’inquinamento dell’acqua agricola.

La Giornata del Mediterraneo

In concomitanza con la Conferenza ONU sull’oceano, si è tenuta lo scorso martedì 10 giugno una Giornata del Mediterraneo nel corso della quale rappresentanti istituzionali, esperti e società civile si sono confrontati sulle sfide urgenti per la salvaguardia del mare nostrum. Dall’inquinamento da plastica alla rigenerazione degli habitat marini, i lavori si sono focalizzati sul potenziale della blue economy, modello di sviluppo economico sostenibile che si concentra sull’uso responsabile delle risorse marine e sulla valorizzazione degli ecosistemi oceanici.

Sono inoltre state rammentate le attività portate avanti dalla Région Sud in materia di mare e oceano, tra cui per esempio il progetto “Escales Zéro Fumée” per l’elettrificazione dei moli nei porti di Marsiglia, Nizza e Tolone. Vi si aggiungono, a titolo di esempio, iniziative a tutela dei banchi di Posidonia e il cosiddetto “Plan or bleu” (“Piano oro blu”), che sino al 2028 prevede di investire 80 milioni di euro l’anno per la gestione delle risorse idriche.

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Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

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