Il 26 giugno 2025 si è svolta presso l’Ospizio del Piccolo San Bernardo la cerimonia di firma della dichiarazione di cooperazione tra il Dipartimento della Savoia e la Regione autonoma Valle d’Aosta.
Il testo si colloca nell’ambito di altri documenti di cooperazione transfrontaliera adottati dopo il Trattato del Quirinale tra Italia e Francia, come quello dell’Alleanza delle Alpi del Sud, firmata dai presidenti della Provincia di Imperia, della Provincia di Cuneo e della Metropoli di Nizza, o quello tra Alta Savoia e Valle d’Aosta.
La Dichiarazione è stata sottoscritta dal presidente della Regione autonoma Valle d’Aosta, Renzo Testolin, e dal presidente del Dipartimento della Savoia, Hervé Gaymard.
Gli ambiti di cooperazione
Il documento traccia gli ambiti di scambi e cooperazione, in modo generale, dal turismo allo sviluppo economico fino all’ambiente. Nel corso della presentazione pubblica e ai media, i presidenti hanno evocato alcuni ambiti più specifici, tra cui la protezione dai rischi, anche in ragione del cambiamento climatico, come ha ricordato Hervé Gaymard, o il rafforzamento del coordinamento sulle attività turistiche e sportive, come ha detto il presidente Renzo Testolin, ricordando la Grande Course di trail e gli eventi del Pierre Menta e del Tour du Rutor.
D’altra parte, ha ricordato l’assessore agli Affari europei della Regione Valle d’Aosta, Luciano Caveri, che ha presentato l’incontro, tra Valle d’Aosta e Savoia vi sono numerosi progetti europei iscritti nel programma europeo Interreg, che spaziano dall’agricoltura alla valorizzazione del patrimonio.
Il Colle del Piccolo San Bernardo è considerato un luogo di collegamento vivo e importante, e la storia comune dei territori valdostano e savoiardo riguarda sfide comuni. Gaymard ha ricordato che il Trattato del Quirinale, all’art. 10, sottolinea come il territorio transfrontaliero sia un bacino di vita interconnesso, in cui le popolazioni italiana e francese condividono un destino comune, in cui occorre facilitare la vita quotidiana degli abitanti.
Luciano Caveri ha ricordato l’importanza delle politiche della montagna e dell’Unione europea, mentre il presidente Testolin ha menzionato il processo di centralizzazione in corso, in cui, per esempio, in Italia i programmi di sviluppo rurale, prima di responsabilità delle Regioni, sono ora di responsabilità statale.
Cammino di San Martino e rinnovamento dell’Ospizio del Piccolo San Bernardo
Dopo la firma del documento vi è stata una presentazione delle attività del gemellaggio dei Comuni di Albertville e di Aosta, che negli ultimi mesi hanno svolto alcune riunioni.
Da un lato, i due Comuni sono promotori della valorizzazione del Cammino di San Martino, uno degli itinerari del Consiglio d’Europa (come la Via Francigena o Compostela), che passa da Aosta, dal Colle del Piccolo San Bernardo e da Albertville.
A questo riguardo, il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, e il vicesindaco di Albertville, Jean-François Brugnon, hanno accennato a due possibili percorsi: uno storico, con minore dislivello, e uno più sportivo, che in Savoia passerebbe nel Beaufortain e in Valle d’Aosta si svolgerebbe in una zona in altitudine del Cammino Balteo, sull’adret.
I due Comuni hanno poi un dialogo in corso sulla vita dei quartieri e sulla vita associativa, in cui scambiano esperienze e buone pratiche.
Dopo le fotografie e le interviste con i media, si è svolta una seconda riunione, dedicata al rinnovamento dell’edificio dell’Ospizio del Piccolo San Bernardo, di proprietà congiunta della Regione Valle d’Aosta e del Dipartimento della Savoia.
Vi hanno partecipato tecnici e rappresentanti politici delle due istituzioni, insieme a rappresentanti della Communauté des Communes de Haute Tarentaise, il soggetto che ha attualmente in carico la gestione della struttura.
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